Spiagge bianche e moti celesti. Che cos’hanno in comune?
Queste coste da cartolina esistono grazie al modo in cui il nostro pianeta si muove nello spazio. Sembra incredibile, eppure è questo che hanno scoperto i geologi studiando la marna bianca della costiera agrigentina.
Come si muove la Terra nello spazio?
Si muove:
(a) attorno a un asse inclinato a un angolo variabile;
(b) che oscilla con un moto di precessione (il movimento che fa una trottola);
(c) e lungo un’orbita a forma d’ellisse che cambia nel tempo.
Questi tre meccanismi funzionano a cicli, detti cicli di Milanković, e influenzano la quantità di radiazione solare che arriva sulla superficie terrestre in un determinato periodo.
Se cambia la radiazione solare cambia anche il clima, e con il clima cambiano tanti altri fattori, come la piovosità e la temperatura. Sul lungo termine si vanno a formare alternanze di periodi umidi e periodi secchi.
Ma cosa c’entra tutto questo con le spiagge della Sicilia meridionale?
Mentre la marna bianca d’Agrigento si depositava sul fondo del mare avveniva un’alternanza di periodi umidi e secchi dovuta ai cicli di Milanković.
Durante i periodi umidi i microfossili calcarei proliferavano sui fondali e davano alla roccia un colore bianco.
Durante i periodi secchi si intensificava la desertificazione dell'Africa settentrionale e i venti trasportavano particelle di sedimento fino al mare, dando alla roccia un colore beige.
Oltre al colore questo processo influenzava anche la durezza della roccia, creando alternanze di strati più erodibili e strati più compatti. Ed è proprio questo che genera quel maestoso aspetto a “scalinata” che contraddistingue luoghi come la Scala dei Turchi.
Come negli alberi troviamo anelli che corrispondono a cicli annuali, in queste rocce le alternanze di colore corrispondo a intervalli di tempo uguali.
Ogni strato della marna, infatti, equivale a circa ventimila anni.
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Camminiamo per scoprire le storie nascoste nel paesaggio. Il vero volto del territorio comprende anche il punto in cui questo finisce. Per questo abbiamo deciso di percorrere un tratto lungo costa.
“Nella valle dei templi e dei cicli astronomici”: è il nome con cui chiamiamo il capitolo del nostro viaggio che comincia da Agrigento.
