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Erosione costiera




Basta poco per notare la fragilità dei paesaggi in cui viviamo; ma con quel poco si può fare davvero tanto.


Per la prima volta camminiamo un intero giorno lungo la spiaggia. Il cielo è azzurro, senza vento, ma il mare è del colore dei fiumi in piena, mosso dalle mareggiate. Ha già causato molti danni quest’inverno.


Li vediamo lungo il cammino e qui prendono un nome: erosione costiera.


Circa il 60% delle coste siciliane è a rischio. Delle coste italiane, il 50%. La Sicilia è tra le regioni più toccate da questo fenomeno.


Attraversare a piedi questo tratto di costa è come partecipare alla sua sofferenza.


Oltre ad essere cosparsa di rifiuti, relitti ed edifici abusivi viene anche erosa inesorabilmente del mare: sembra destinata a sparire piano piano.


Un passante ci racconta di aver assistito, nell’arco della sua vita adulta, al lento sgretolamento di un parcheggio in cui veniva a pescare. “Una volta arrivava fino alle barriere frangiflutti. Poi negli anni si è formata una voragine di qualche metro.”


Ad essere a rischio sono infrastrutture, case, ristoranti, cabine, stabilimenti.


Sono scenari che preoccupano. Tanto da convincere la regione a realizzare il “Piano Regionale Contro l'Erosione Costiera”, approvato a luglio 2020, uno degli interventi più sostanziali degli ultimi anni per contenere questo fenomeno.


Speriamo davvero che questi provvedimenti servano a ripristinare l’equilibrio delle zone costiere e di luoghi meravigliosi come le spiagge siciliane.


È un vero privilegio camminarci e sarebbe bello poterlo tramandare alle prossime generazioni.




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